La potenza trasgressiva di certi libri
Insegnare è trasgredire, nomination e i nostri commenti sugli Oscar, cose belle a ILDA, consigli del mese, Galassia Immaginaria, rassegna bi-settimanale, appuntamenti. Ma i premi hanno sempre ragione?
Capita con certi autori che una volta cominciati a leggere non riusciamo a stare senza, e ringraziamo il cielo che abbiano scritto più di un libro così da consentire a noi lettori desideranti di continuare a stare nella loro voce. Sto leggendo bell hooks. Ho terminato da poco il suo Tutto sull’amore, che vi consigliavo qui il mese scorso, e mi sono immediatamente lanciata su Insegnare a trasgredire. È una vita che mi dicono che devo leggerla, e io ci sono arrivata solo adesso.
Esiste un tempo giusto per arrivare ai libri? Una speciale serendipidy che te li porta davanti proprio quando ne hai bisogno? Non credo.
Sono più portata a credere che certi libri siano trasformativi o illuminanti sempre, ma magari lo siano in modo diverso a seconda del momento in cui arrivano. Il nostro sguardo, la nostra vita quotidiana (nei discorsi che facciamo e nelle pose che assumiamo) ci si accomoda intorno, e questo sì, è la potenza della parola scritta, che riecheggia senza sosta negli angoli delle nostre cose.
È in questa eco, in questo immaginario imbevuto della prosa di hooks che ho accolto, con enorme fatica, la notizia delle Nuove indicazioni nazionali del Ministro Valditara, secondo le quali all’incirca tutto quello che so della scuola è da rivedere. Loredana Lipperini, che ne ha parlato qualche giorno fa, la definisce un’“idea di una scuola che si concentra sulla cultura della regola”, e non sbaglia, perché quella che Valditara propone è una ristrutturazione didattica che stride profondamente con l’approccio (che il più delle volte ahimè resta intento e aspirazione) della scuola dell’inclusione, la scuola della metodologia induttiva, in cui gli studenti non sono contenitori da riempire ma soggetti attivi nella costruzione della conoscenza, la scuola secondo la pedagogia contemporanea insomma.
E qui si manifesta la potenza della scrittura, che, lo sappiamo bene, invita sempre a un’apertura. Insegnare a trasgredire è una raccolta di saggi in cui l’autrice parte dalla sua esperienza di insegnante e prima ancora di studente per elaborare una pedagogia della liberazione. L’insegnamento è pratica di apertura e di valorizzazione, di creazione di comunità, di nutrimento dell’immaginario.
bell hooks ha una prosa fluida, chiarissima ed evocativa insieme, che aggancia il lettore, trascina e si insinua con un equilibrio tra frasi incisive brucianti e lunghe argomentazioni chiare. Leggere la sua opera significa abitare uno spazio aperto alle possibilità, ma anche sapersi fermare a riflettere a seguito di una frase penetrante. Significa non accettare un’indicazione (per quanto non prescrittiva) come norma, ma interrogarsi -sempre- su cosa si legge, e appropriarsi di un pensiero quando ci ritroviamo una nostra risonanza, una nostra regola, anche quando quella regola ci incita alla ribellione.
Quindi no, non credo che bell hooks mi sia arrivata tra le mani proprio adesso per un certo misterioso disegno del destino. Credo però che le sue parole, proprio perché le sto leggendo ora, possano diventare parte della mia strumentazione quotidiana, nutrimento per il mio impegno, e chiave di lettura per il mondo che osservo.
Il potere trasformativo di certi libri trova sempre una strada nella nostra esistenza.
Chiara M. Coscia
Colonna sonora
L’unico pezzo possibile è questo pezzo qui.
Notiziona della bi-settimana
Dopo il rinvio a causa degli incendi di Los Angeles è arrivato il giorno delle nomination degli Oscar 2025. Emilia Pérez fa il pieno con ben 13 candidature, seguita da Wicked e The Brutalist con 10. Tra i film internazionali manca Vermiglio e Isabella Rossellini conquista la sua prima candidatura come attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnes in Conclave di Edward Berger. Qui trovate la lista di tutti i film candidati.
Lista dei vincitori degli ultimi 10 anni, dove recuperarli, e commento di gradimento di Francesca e Chiara
Oppenheimer, regia di Christopher Nolan. Francesca: “Forse l’unico Nolan che mi manca”. Chiara: “Un grande no.”
Everything Everywhere All at Once, regia di Daniel Kwan e Daniel Scheinert. Francesca: “Era appena arrivata Marea, non l’ho visto (che potrebbe essere la risposta a tutti i film dal 2022 a oggi)”. Chiara: “Questo mi è piaciuto moltissimo <3”
CODA - I segni del cuore, regia di Sian Heder. Francesca: “Ma non erano gli occhi, del cuore?”. Chiara: “Un mistero come abbia vinto.”
Nomadland, regia di Chloé Zhao. Francesca: “Lei meravigliosa, bell’atmosfera, un po’ di delusione per la scrittura”. Chiara: “Amato molto sia il libro che il film, anno difficilissimo.”
Parasite, regia di Bong Joon-ho. Francesca: “Mi ha molto stupito quando l’ho visto, poi ci ho un po’ ripensato”. Chiara: “Tra questi dieci è il mio preferito.”
Green Book, regia di Peter Farrelly. Francesca: “Molto medio, mi ricordo”. Chiara: “Niente di meno non aveva vinto Roma?”
La forma dell'acqua, regia di Guillermo del Toro. Francesca: “Io questo pensavo fosse un remake di Waterworld”. Chiara: “Carino ma io tifavo Get Out.”
Moonlight, regia di Barry Jenkins. Francesca: “Non mi posso giocare la carta Marea ma comunque non l’ho visto, però mi interessa e lo guarderò”. Chiara: “Lo possiamo dire adesso che ce lo ricordiamo solo per questa cosa qui?”
Il caso Spotlight, regia di Tom McCarthy. Francesca: “Noioso, ti deve piacere il genere, a me piace”. Chiara: “Bel film che abbiamo visto in 13.”
Birdman, regia di Alejandro González Iñárritu. Francesca: “Fichissimo, attori giganteschi, giochi di luce e musica, regia che fa la differenza”. Chiara: “Subito dopo Parasite c’è lui.”
Lista di letture, visioni e ascolti
consigli di Chiara
Shrinking, su Apple TV +. Negli ultimi mesi sto guardando moltissime sitcom, e sono giunta alla conclusione che il genere abbia esaurito la sua freschezza negli ultimi dieci anni. A compensare però, nel grande panorama della comedy in generale, mi sento di affermare con una certa sicurezza che questa stia vivendo il suo momento di gloria in prodotti meno definiti, che si muovono nel grande contenitore dramedy, che fanno della risata un risultato di dialoghi raffinati e non l’unica ragion d’essere di personaggi macchiettistici. Ed è in questo macro-contenitore che si infila Shrinking, di Brett Goldstein, Bill Lawrence, già creatori della magnifica Ted Lasso, e di e con Jason Segel. La serie affronta il tema del lutto, del trauma e della terapia, senza mai essere didascalica. Ironica, dolce, commovente, a tratti esilarante. L’episodio finale della seconda stagione è un gioiellino.
I segreti degli animali, serie documentaristica narrata da Hugh Bonneville, trovate anche questa su Apple TV + (ho rinnovato l’abbonamento da poco e mi domando ma che la pago a fare Netflix?). L’ho messa su per caso una sera per addormentarmi e invece il primo episodio è praticamente un thriller. Riuscirà la piccola otaria a salvarsi mentre rotola pericolosamente verso le gelide acque dell’oceano? Ho ancora l’ansia se penso alla scena. Fotografia incredibile.
consigli di Francesca
I ragazzi di sessant’anni di Romolo Bugaro, Einaudi. M’interessano sempre molto le radicalità di voci e tempi narranti, per cui quando ho scoperto che questo romanzo era narrato in seconda persona plurale mi ci sono fiondata. Ho trovato lucida e inaspettatamente accogliente la distanza che il “voi” crea tra me e i personaggi, e mi è parso che l’idea di raccontare una generazione senza compatirne le grandezza passate ma anzi evidenziandone le fragilità odierne fosse coraggioso. Meno coraggioso ho trovato lo spazio dedicato alle reali vicende, che passano dall’una all’altra con un po’ troppa giustapposizione e poca relazione. Però si legge d’un fiato, ed è ottimamente scritto.
Tremi chi è innocente di Barbara Frandino, Einaudi. Lo dico subito: Frandino è autrice della mia agenzia letteraria. Non mi occupo però in prima persona dei suoi romanzi, quindi l’ho letto sì prima che uscisse, ma non molto prima. Mi ha accompagnata durante la fine dell’anno, ed è stata una compagnia tesa e sospettosa, come in fondo era il mio sentimento verso il nuovo anno che arrivava, perché tale è l’emozione che si respira nelle pagine: un giovane ragazzo teme di essere un assassino, non ha prove che lo certifichino né che lo discolpino e la sua dimensione così precaria e pericolosa di quasi-assassino esaspera tutti i conflitti e le rabbie e le solitudini tipiche della sua età e, di riflesso, quella di una coppia/genitori con un legame ormai tutto sfilacciato. Una storia di quelle senza pesanti ambizioni e proprio per questo densissime, una capacità sottile ed elegante di entrare nelle contraddizioni e fragilità di un adolescente e con lui svelare le miserie e i dolori del mondo adulto.
The day of the Jackal di Ronan Bennett, Sky/Now tv. Azione, servizi segreti, un killer-cecchino di uomini potenti da acciuffare, un’agente ossessionata dal suo lavoro che non si ferma neanche di fronte allo sgretolarsi della sua famiglia. Ingredienti tipici e prevedibilissimi, un po’ troppo, e però a bilanciare ci sono i campi larghi sulle capitali europee, un Eddie Redmayne ipnotico, qualche cliffhanger piazzato bene e una colonna sonora bellissima. Utilissima come svuota-cervello.
consigli di Luca
Ho finalmente guardato la serie Ripley disponibile su Netflix e davvero non vedevo una serie così avvolgente e visivamente affascinante da un bel po'; ogni scena sembra un quadro, ogni dialogo una porta aperta nei pensieri dei personaggi. Così bella che già mentre la segui, ti dici: "Tra qualche mese la riguardo." Di pari passo ho riletto Il talento di Mr. Ripley ed. La nave di Teseo ed è stato come entrare in un laboratorio di scrittura e sceneggiatura, una vera scuola di dialoghi, dove ogni battuta è scelta con cura per tradurre in parole i pensieri di Ripley. Il percorso non poteva che culminare con la rilettura del manuale Come si scrive un giallo di Patricia Highsmith, edito da Minimumfax. Ogni volta mi sorprende la lucidità con cui questa scrittrice affronta il mestiere della narrazione, con una disarmante umiltà che accompagna ogni osservazione incisiva, rivelando una profondità di pensiero che si impone senza mai alzare la voce.
consiglio di Giulia
Quel che resta del giorno, di Kazuo Ishiguro, trad. Maria Antonietta Saracino, Einaudi. Suonerà incredibile ma credo di essere una delle poche persone che non solo non aveva ancora letto questo libro, ma non aveva ancora visto nemmeno il film. A gennaio ho pensato che vorrei fare di questo 2025 un anno di recupero di quei grandi autori a cui non mi sono ancora approcciata, così ho intrapreso questo viaggio con Mr. Stevens nella vecchia Inghilterra: mi sono ritrovata in un'epoca lontana ad ascoltare rapita le riflessioni di un maggiordomo, il racconto di una vita passata nella consapevolezza di dover sempre affiancare qualcuno nel silenzio e nell'ombra. Nei giorni in cui lo stavo finendo, in tv hanno trasmesso anche il film e l'ho trovato magnifico e commovente, proprio quanto il libro: mi prendo un unico spazio, ma questo consiglio vale per tutti e due.
Succede a ILDA
CALL!
Call chiusa! Abbiamo ricevuto i vostri 40 progetti di romanzo (sinossi, scalette e prime pagine) e vi ringraziamo tantissimo per la fiducia, come sempre. Nelle prossime settimane Francesca e la classe di Apnea leggeranno, discuteranno, voteranno, valuteranno e selezioneranno. Agli autori dei progetti che passeranno la prima fase, verrà chiesto di partecipare a un incontro in diretta online per raccontarceli in un pitch (marzo), e poi di consegnare il romanzo completo (giugno).
Qui da noi l’aria è frizzante come ogni volta che si torna alla ricerca di una storia da far emergere e crescere, e ce la metteremo tutta per compiere la scelta migliore!
IL CIGNO IN GIRO
Per chi ha voglia e curiosità di incontrare Luca Mercadante a proposito del suo La fame del Cigno, ecco qualche occasione per sentirglielo raccontare in giro:
Martedì 28 alla libreria Spazio Sette di Roma
Venerdì 31 alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri di Napoli
Giovedì 6 febbraio al Circolino Città Alta di Bergamo
Venerdì 7 febbraio alla libreria libreria Centofiori di Milano
Sabato 8 febbraio alla libreria Il gabbiano di Vimercate
Luca sarebbe felicissimo di incontrarvi, se lo vedete diteglielo che siete lettori ILDA!
Postilla
Hai presente la posta del cuore?
Postilla è la posta del cuore per autori inediti. Tratterà di scrittura piuttosto che d’amore, ma per il resto la formula è la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderà. Per partecipare leggi qui.
Galassia immaginaria
Galassia Immaginaria compie un anno, e per celebrare questo traguardo siamo qui a tirare un po’ le somme e dirci com’è andata. Immaginateci con un bicchiere in mano a richiamare la vostra attenzione per un brindisi. Così:
La bellezza di un gruppo di lettura e visione come il nostro sta nel fatto che funziona come una chiacchierata condivisa, appassionata e stimolante, che si arricchisce di volta in volta di consigli e volti nuovi. Ci sentiamo vicin* leggendo e guardando le stesse storie nello stesso periodo, e a volte è proprio l’attesa dell’incontro a portarci avanti nella lettura e nella visione. Quel desiderio di dire “chissà se anche le altr* hanno pensato la stessa cosa in questo passaggio/scena” per esempio.
La ricerca delle coppie da proporre è sempre una sfida per noi, e aver visto con che entusiasmo queste vengono accolte nelle serate in cui ci vediamo e parliamo dei personaggi, delle loro scelte, delle serie, degli autori, dei buchi di trama e dei generi che ci appassionano, tra risate, scambi di visioni e confronti sempre ben argomentati, ci riempie di gioia.
Ne approfittiamo qui, all’inizio di questo nuovo anno (per tutto gennaio possiamo ancora dirlo, come ha detto qualcuna lunedì sera) per raccontare a chi è nuovo della nostra newsletter che cos’è e come funziona Galassia Immaginaria.
Galassia Immaginaria funziona così: vi proponiamo 3 coppie libro/serie tv ogni mese e voi votate la vostra preferita. La coppia vincitrice sarà l’oggetto della nostra lettura/visione del mese e del nostro incontro. Per partecipare si è sempre in tempo, basta scriverci a ilibrideglialtri@gmail.com. Il gruppo è riservato a chi si iscrive alla nostra associazione ILDA al costo simbolico di 10 euro l’anno (chi sta seguendo i nostri corsi è automaticamente iscritto).
Sapete che teniamo in vita questa newsletter da anni ma forse non sapete che vogliamo che resti sempre gratuita. Galassia Immaginaria è uno spazio del ❤️ in cui chi ha la nostra stessa passione per le storie, e magari ci legge sempre, e magari desidera compiere un gesto d’affetto e stima, e magari come noi ha voglia di guardarsi finalmente negli occhi, può sentirsi a casa.
Le chiavi di tal casa sono nelle mani di: Chiara M. Coscia, la nostra esperta di America e serie tv nonché docente in camera di smontaggio, e Giulia Passarini, professionista editoriale e lettrice sopraffina. Francesca de Lena non promette niente, ma c’è ogni volta che può.
La coppia scelta dal gruppo per il mese di febbraio è LOTTE:
Amici di una vita, di Hisham Matar, Einaudi, trad. Anna Nadotti. Khaled e Mustafa sono due studenti libici che si incontrano e conoscono a Edimburgo, dove entrambi sono emigrati per studiare. Entrambi motivati nello studio, grandi lettori, ragazzi di cultura, e per questo motivo tenuti d’occhio come possibili dissidenti politici. Nel 1984, a Londra, durante una manifestazione anti-Gheddafi, la loro vita cambia radicalmente e in un momento, diventando il luogo dove ci si sente sempre esposti, visibili, costantemente sotto osservazione. Tornare a casa non è più pensabile, e la loro vita si svolgerà in un esilio fino ad arrivare vent’anni dopo al tempo della Primavera araba. Una storia di amicizia e di militanza politica, ma anche di nostalgia e di letteratura.
+
Say Nothing, serie Fx uscita su Disney +, ideata da Joshua Zetumer. Say Nothing è un racconto del periodo dei Troubles, il periodo cioè delle lotte interne in Irlanda del Nord tra cattolici separatisti e protestanti lealisti. La serie ripercorre le vite di personaggi realmente esistiti e coinvolti nei conflitti e nell'IRA, nonché le indagini sulle persone rapite, assassinate e sepolte segretamente.
Se ti va di partecipare all’incontro, sappi che si terrà il 17 febbraio 2025 alle 19:00. E come al solito non c’è obbligo di lettura e visione, basta solo essere curios*!
Per saperne di più trovi tutto qui.
La bi-settimana editoriale
Concita De Gregorio si chiede perché del libro illustrato di Beatrice Alemagna, giudicato il migliore dell’anno dalla classifica del New York Times, in Italia non è stata scritta una riga.
“In questo momento mi chiedo come sia possibile che la persona che ha immaginato Sandman e American Gods e Coraline e tutto il resto abbia potuto dire e fare quello che ha detto e fatto.” Loredana Lipperini sul caso Neil Gaiman.
Le prime indiscrezioni sul Premio Strega 2025.
Nuove indicazioni nazionali per la scuola (il documento che ha da tempo sostituito i vecchi programmi ministeriali) vedono il ritorno del latino alle medie, un approccio più nazionale a Storia e Geografia, l’educazione musicale e artistica sin dalla Primaria, dove ritorna anche la memorizzazione, lo studio dei classici e della Bibbia.
Marjane Satrapi rifiuta la Legion d’Onore Francese.
La morte di Oliviero Toscani riaccende il dibattito sul valore della fotografia.
Ci ha lasciati anche David Lynch, regista visionario, creativo, onirico. Qui trovate un articolo di Gabriele Niola su IlPost, qui un pezzo di Cristiano de Majo che parla di Mulholland Drive su Rivista Studio, e se vi interessa qui tempo fa Chiara scriveva la sua della terza stagione di Twin Peaks, su minima&moralia.
Alice in Borderland, Squid Game e gli altri film e serie orientali a tema survival game.
L’americanata di Chiara
“Quando scrivi, ricorda che ogni elemento di worldbuilding che inserisci nella pagina—sia un sistema magico o un complesso residenziale—aggiunge qualcosa alla scena, e lo spazio sul palcoscenico è limitato. È una storia essenziale o un candelabro di troppo? Anche nei generi come il fantasy, che consentono libri più lunghi, ogni aggiunta al worldbuilding significa comunque meno spazio per far muovere i personaggi.”
Da Lit Hub, “Erika Swyler on Worldbuilding as Set Design”, di Erika Swyler, trad. Chiara M. Coscia
https://lithub.com/erika-swyler-on-worldbuilding-as-set-design
Appuntamenti
Fino a domani 26 gennaio a Parma c’è Mi prendo il mondo, un progetto del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Dal 28 al 31 gennaio la Fondazione Giorgio Cini di Venezia ospiterà il 42esimo Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri
Dal 7 al 9 febbraio c’è il NebbiaGialla Suzzara Noir Festival a Suzzara, Mantova.
Dal 6 al 16 febbraio a Brescia c’è Trame, Festival del teatro per le nuove generazioni.