Meglio entrare al cinema con pessimismo
No, il dibattito cinematografico no. Libri da maschi e libri da femmine, finalisti Premio Strega, bellissimi dietro le quinte per camera di smontaggio, nuova galassia, rassegna stampa. E i romance?
Diverse newsletter fa scrivevo di C'è ancora domani, visto lo scorso novembre con grande riluttanza su indicazione della maestra di mio figlio decenne. Un film suggerito dalle maestre mai nella vita, avrei giurato, e invece pur di passare del tempo sola con lui eccomi rassegnata accomodarmi davanti al maxischermo. Ne ero uscita inaspettatamente entusiasta e un attimo dopo mi ero vista travolta dalle opinioni negative della mia bolla.
Tra poco sarà al cinema il nuovo film di Luca Guadagnino, regista anch’esso abbastanza detestato dalla mia bolla e invece da me molto amato, principalmente per una ragione: perché sempre e con molta naturalezza mi cattura in una incredibile spirale di erotismo, mi fa partecipare alla visione attraverso il corpo e non la mente, mi seduce, anzi mi fa proprio venire i brividi sulla pelle.
Pari divergenze tra me e la mia bolla sono accadute nell’ultimo periodo con Anatomia di una caduta, super-premiato che non mi ha detto niente di che, e con Barbie, che non mi ha fatto ridere neanche una volta (cosa mi aspettavo da Barbie, un film femminista anticapitalista? No, mi aspettavo una commedia hollywoodiana, le commedie devono far ridere, io non ho riso, Barbie non mi è piaciuto).
Cosa succede tra me e i miei simili? Chi ha ragione e chi ha torto? Chi si sta sbagliando? La prima ovvia risposta è che non sbaglia proprio nessuno: l’arte è libera quando la si fa e quando la si fruisce, e banalmente ognuno ha i suoi gusti e i suoi perché. La seconda risposta è che forse un peso bello grosso sulla bilancia dei nostri personali giudizi viene portato in dote dalle aspettative.
Le aspettative che si creano nella discussione pubblica e collettiva modificano gran parte della nostra percezione durante la visione. Ne parliamo con le amiche, ne parliamo in casa, leggiamo interviste e retroscena, vediamo trailer e teaser, veniamo sommersi dai commenti social: le aspettative sono ormai la ricezione stessa del film. Se dopo aver assorbito tutto ciò entri al cinema con animo rassegnato a perdere un paio d’ore della tua giornata, ti farà pur piacere se ci scappano un paio di risate, se noti una buona prova attoriale o anche solo una bella colonna sonora; se ci entri per vedere con i tuoi occhi il capolavoro già consacrato e santificato, come minimo ne uscirai profondamente deluso, se non incazzato nero.
Entrando al cinema per C’è ancora domani, non ne avevo ancora sentito parlare da nessuno. Mi aspettavo il solito filmetto agro-dolce progressista, un po’ nostalgico, un po’ che alla fine volemose bene tutti. Invece, al contrario di quel che si racconta in questa recensione di Francesco Gerardi con cui non sono per nulla d’accordo, ho trovato una vera favola con codici da favola: c’è una cenerentola da emanciparsi e c’è un cattivo da cui ci si deve aspettare che è cattivo e basta, c’è una leggerezza del tono ma calata in uno spazio-tempo orribile di cui non si salva niente, da combattere e a cui non tornare mai più.
Del nuovo film di Guadagnino non so ancora niente e niente voglio sapere. Le mie aspettative partono dal paragrafo quassù in cui confesso il turbamento che mi provocano i suoi film e si concludono con questo ritratto che Gianmaria Tammaro fa del regista. Spero che stare il più lontana possibile dalla discussione di gruppo mi schermi dalle aspettative altrui e mi permetta di entrare al cinema per un’esperienza mia e solo mia, accompagnata solo e come sempre dal mio caratteriale disinganno, dal naso storto come impronta genetica. Se anzi posso darvi un consiglio: portate al cinema il vostro pessimismo e vedrete che tutto andrà meglio.
Francesca de Lena
Colonna sonora
Parlando di Luca Guadagnino, la più bella colonna sonora che abbia mai avuto, perfetta per questa stagione.
Notiziona della settimana
“La differenza tra autori e autrici è in ciò, che i primi frequentano più generi, perlopiù il thriller, mentre le seconde si sono ancorate a uno solo: appunto il romance.” Questa frase è il fulcro dell’articolo più discusso della settimana, scritto da Gianni Bonina su Doppiozero, in cui si sostiene la tesi di un’unica via percorsa dalle scrittrici italiane: costruire romanzi in forma di romance. Nonostante la tesi si smentisca già a partire dai romanzi che cita l’autore stesso, lasciamo qui una breve lista di libri di scrittrici e libri di scrittori, perché se il dibattito dev’essere tanto superficiale (mentre una discussione reale e libera da pregiudizi sulle forme romanzesche potrebbe senz’altro essere interessante) forse è bene guardare banalmente la realtà in faccia.
Breve lista di romanzi da femmine
Questo giorno che incombe, di Antonella Lattanzi, Harper Collins
Sirene, di Laura Pugno, Marsilio
L’abbaglio, di Francesca Violi, Elliot
Sembrava bellezza, di Teresa Ciabatti, Einaudi
Incompletezza, di Deborah Gambetta, Ponte alle Grazie
Breve lista di romanzi da maschi
Tutto è qui per te, di Fabio Volo, Mondadori
Semplicemente amami, di Federico Moccia, Nord
E allora baciami, di Roberto Emanuelli, Rizzoli
Se ami qualcuno dillo, di Marco Bonini, Longanesi
La vita fino a te, di Matteo Bussola, Einaudi
Intanto, ecco la dozzina dello Strega. 7 scrittrici e nemmeno un romance, che strano.
Abbiamo anche la dozzina del Premio Strega Poesia e la cinquina del Premio Strega Europeo.
Il dietro le quinte di ILDA
Appunti da Apnea
Ottava edizione conclusa, prima settimana senza gli appuntamenti del giovedì di Apnea (sigh😞). Però è cominciato un nuovo esperimento, in cui la classe continua a collaborare con Francesca alla chiusura di alcuni romanzi su cui lei sta lavorando. Vedremo come va, e chissà che non diventerà una costante anche delle .
Appunti da Ipotesi di Romanzo
Ultima lezione di architettura della trama, ormai la storia di ognuno è immaginata, progettata, testata e scritta in forma di soggetto. Altre due settimane per ragionarci su e poi i corsisti sosterranno il loro pitch per provare a convincere lettori esterni.
Appunti da Camera di Smontaggio
Prima lezione*, si parte dai personaggi: empatia tra identificazione e riconoscimento, cosa ci dicono le scelte delle persone verbali e che distanza si crea tra noi e quello che vediamo succedere sulla pagina. Abbiamo giocato con questa distanza, l’abbiamo testata, attraverso le nostre letture, ne abbiamo percepito le caratteristiche, la forza e la debolezza (dove c’era). Ci siamo poi spostati sulle visioni, parlando di televisione che “un tempo era solo immondizia” e televisione “che intercetta e si muove sullo spirito e sulla sensibilità del tempo”. E ancora: dinamiche di produzione, limitazioni creative, esposizione e voce narrante. Chissà che ne pensa Robert McKee de La meravigliosa storia di Henry Sugar!
(*C’è stata solo una bellissima e intensissima lezione per il momento, e puoi recuperarla con la registrazione, quindi se pensi che questo corso ti possa interessare scrivici! 👉 ilibrideglialtri@gmail.com)
Galassia immaginaria
Mentre eravamo intente nelle tipiche attività pasquali (mangiare) abbiamo anche selezionato le tre coppie di aprile:
Showbiz
Pagine azzurre di Eleanor Perry, trad. M. Rossari, BigSur + Hacks serie di Lucia Aniello, Paul W. Downs e Jen Statsky su Netflix
Inganno
L'avversario di Emmanuel Carrère, trad. E. Vicari Fabris, Adelphi + Ripley miniserie di Steven Zaillian su Netflix
Futurismi
Missitalia di Claudia Durastanti, La nave di Teseo + Il problema dei 3 corpi di David Benioff, D. B. Weiss e Alexander Woo su Netflix
È stata una scelta difficile ma, dopo un testa a testa combattutissimo, alla fine ha vinto INGANNO.
Per parlarne insieme ci vediamo online martedì 23 aprile alle 19:00.
Per saperne di più: trovi tutto qui.
E se hai voglia di partecipare scrivici a ilibrideglialtri@gmail.com!
La settimana editoriale
È morto John Barth, uno dei principali rappresentanti del postmodernismo.
Claudio Castellacci su Doppiozero gli fa un’intervista impossibile.
Nicola Lagioia ha assegnato il Premio Mondello Internazionale allo scrittore Mircea Cartarescu.
“L’idea legata allo psichedelico si sta ribaltando nuovamente e il mondo della scienza sta puntando i riflettori sull’aspetto medico e curativo di quest’ultimo. Parliamo infatti del rinascimento psichedelico”: Enrico Montanari costruisce una mappa di letture psichedeliche.
“Il successo contemporaneo di Jane Austen testimonia una straordinaria storia di riadattamenti e trasposizioni, ma anche il carattere intimamente innovativo della scrittrice: mematrice d’antan, pionera della rom-com e delle aesthetics bucoliche”: Priscilla De Pace su Linkideeperlatv.
E Arianna Caserta su Linkideeperlatv scrive di strategie di sopravvivenza nell’era della bulimia audiovisiva.
Le migliori 10 serie tv HBO di sempre.
Perché è importante non sottovalutare Raiplay, la vera Netflix italiana della cultura: Gianmaria Tammaro su Today.
Si è appena conclusa una grande stagione cinematografica, caratterizzata da film che “hanno il coraggio di scavare nell'anima torbida delle società democratiche e occidentali in crisi”: Federica D’Alessio su MicroMega.
Squid Game, The Challenge, Battle Royale: “survival death games”, successo e sopravvivenza. Giovanni Padua su IlTascabile.
Un po’ di dischi nuovi da tenere d’occhio ad aprile secondo Rolling Stones.
L’americanata di Chiara
“Penso di essere un po’ riluttante nel dire che questa storia è basata sulla mia vita perché poi i lettori vogliono trovare la risposta. E la risposta non è che una cosa è realmente accaduta mentre un’altra cosa no. Non è un enigma in questo senso. Piuttosto, ho esperienze e ossessioni che poi si risolvono sulla pagina perché penso di essere sempre alla ricerca di domande da affrontare e di cui scrivere, ma questo non significa necessariamente domande a cui rispondere sulla pagina.”
Da Electric Literature, “In Women! In! Peril!, Defying Societal Norms Is an Act of Reclamation”, di Sasha Vasilyuk, trad. Chiara M. Coscia
https://electricliterature.com/jessie-ren-marshall-book-interview-women-in-peril/
Appuntamenti
Dal 10 al 14 aprile a Venezia c’è la 17esima edizione di Incroci di Civiltà
Dall’11 al 14 aprile a Legnano la seconda edizione de La storia tra le righe, Festival di Letteratura Storica
L’edizione 2024 de La città dei lettori, il festival dedicato alla letteratura contemporanea, comincia l’11 aprile a Firenze con La città dei giovani lettori
Il 12, 13 e 14 aprile a Baronissi (SA) c’è Libro Aperto
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Ci vediamo sabato 13 aprile.
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