Libri che si parlano all'orecchio
Forme, convinzioni e poetiche, 82 premi strega e sconfitti, il libro di Anarkikka, dietro le quinte, nuove coppie per Galassia Immaginaria, rassegna stampa. Mai letto Lawrence Osborne?
Mettiamo che c'è un autore, nel senso uno che sa scrivere. Sa scrivere cioè: mette le parole bene in fila, con un senso logico, un senso metaforico, un senso filosofico e un senso estetico. E mettiamo pure che questo autore ha due cose fondamentali, che se non ce l'hai non sei ancora autore:
qualcosa da dire: un'idea, una convinzione di cui vuole convincere il mondo, possibilmente non moralistica e non pedagogica – la convinzione non è un messaggio, per quello ci sono le pubblicità progresso
una poetica: cioè uno sguardo, una prospettiva tipica sua, con una linea tipica sua, un immaginario tipico suo, uno stile tipico suo.
Bene, questo autore di tale saper scrivere e di tale avere poetica deve farci qualcosa di concreto e studiato e costruito – che il costruire possa prendere in ambiente artistico un valore dispregiativo mai l'ho capito e mai lo capirò – il che vuol dire deve trovarci una forma.
La forma è la casa di questa cosa preziosa del voler convincere il mondo con la propria poetica e sulle forme io mi interrogo tantissimo sia per aiutare i suddetti autori a farsi autori, sia perché credo siano il lavoro più difficile del fare arte scritta (ma forse arte e basta): la chiave di tutto, il biglietto da visita, la firma, l'oggetto compiuto: io sono questo, dice la forma che un autore dà alla sua convinzione poetica. Come presentarsi con nome e cognome, anzi di più, come scegliersi in età adulta il proprio nome e cognome.
Tra le mie letture recenti ci sono due libri legati da fortissima affinità, due libri che durante le mie giornate si sono parlati (quasi letteralmente: mi parlano nelle orecchie finendo uno le frasi dell’altro) perché i loro autori mi paiono mossi da simili convinzioni sebbene queste convinzioni siano inserite in forme molto diverse: Con le parole si fanno i miracoli di Doriano Zurlo, venduto come saggio di linguistica e copywriting ma in realtà molto molto di più, e Autobiogrammatica di Tommaso Giartosio, un’autobiografia ma in realtà molto molto di più.
La lingua, i linguaggi, i giochi di parole, i suoni e le grafie, le figure retoriche e gli alfabeti, i modi di dire, le espressioni trite e quelle inaspettate, le voci e i silenzi, gli immaginari e i loro nomi, il lessico familiare e quello comune, e quello personale, e quello scolastico, e quello professionale sono le impronte della fortissima e affascinante poetica di questi due autori. La convinzione è che il mondo è governato, nel senso di regolamentato, dalla lingua mentre sono i linguaggi a governare, nel senso di attivare, emozioni, percezioni e relazioni.
In definitiva i linguaggi, dimostrano le forme libresche di questi due autori, sono le nostre vite. E come non essere d’accordo.
Francesca de Lena
Colonna sonora
Il pezzo perfetto per il sabato mattina, e speriamo ci sia un bel sole fuori!
E a te che ti interroghi sulle forme narrative, alla ricerca di affinità e contrasti tra storie, media, linguaggi e immaginari, è dedicato il nostro corso in partenza!
Vieni con noi in Camera di Smontaggio! Un percorso di allenamento critico e creativo per lettori e visionari, pensato per chi ha una forte passione per le storie e desidera acuire il proprio sguardo usando come attrezzi l’unica cosa che veramente conta: i testi da leggere, le scene da osservare.
Da aprile a maggio con Francesca de Lena e Chiara M. Coscia. Scopri il programma!
Per gli iscritti a ILDA c'è lo sconto del ❤️!
Scrivici! 👉 ilibrideglialtri@gmail.com
Notiziona della settimana
Si sono infine chiuse le candidature al Premio Strega 2024. Sono solo 82 quest’anno, quasi una carestia. Qui tutte le 82 proposte con tutte e 82 le motivazioni degli Amici della Domenica. Venerdì prossimo si annuncerà la dozzina, e il gioco si farà duro.
Lista degli ultimi classificati delle ultime 5 cinquine (così, de botto, senza senso)
2023: Romana Petri, Rubare la notte, Mondadori
2022: Veronica Galletta, Nina sull’argine, minimum fax
2021: Andrea Bajani, Il libro delle case, Feltrinelli
2020 (fu una sestina): Jonathan Bazzi, Febbre, Fandango
2019: Nadia Terranova, Addio fantasmi, Einaudi
Succede a ILDA
È uscito Non chiamatelo raptus, il nuovo libro di Anarkikka: la fatina che da anni ci disegna o ci imposta o ci aggiusta le grafiche, e che ci ha regalato il logo di ILDA e molto altro ❤️.
Dietro le quinte
Aspettando Camera di Smontaggio
Le serie antologiche forniscono un comodo esercizio di visione, soprattutto quelle episodiche, riuscitissime quando mantengono insieme un’idea, un’atmosfera, una sensazione che unisce le varie storie tra loro. Slegate dall’ordine cronologico, si affidano completamente al ritmo e alle scelte di chi guarda, eppure, come in una buona raccolta di racconti, non c’è nulla di casuale.
Chiara
Ci sono in realtà almeno due storie in uno spazio breve compresso come quello della forma racconto: Riccardo Piglia parla di storia emersa e storia sommersa; e Edgar Allan Poe dice che trave portante della struttura del racconto è l’unità di tempo della lettura. Poche pagine, una lettura ininterrotta, due storie almeno se non di più. Non sono che gli elementi iniziali e indispensabili per una forma tanto rara nella nostra letteratura contemporanea quanto preziosa.
Francesca
Appunti da Apnea
«Non può entrare, adesso», disse un’infermiera.
«Sì, posso» dissi.
«Non può ancora entrare.»
«Vada via» dissi. «Anche quell’altra.»
Ma quando le ebbi fatte uscire ed ebbi chiusa la porta e spenta la luce non servì a niente. Fu come salutare una statua. Dopo un po’ me ne andai e uscii dall’ospedale e ritornai a piedi in albergo nella pioggia.
Addio alle Armi, Ernest Hemingway, traduzione di Fernanda Pivano
Hemingway e i suoi famigerati 47 finali alternativi, noi e i nostri esperimenti di microediting: le parole giuste, le frasi composte, i paragrafi in crescendo: trovare la tensione della (e sulla) pagina.
Appunti da Ipotesi di romanzo
Laboratorio in pausa. Dopo tanto ragionare è tempo di scrivere, scrivere e basta. Testa sul foglio, solitudine, storia che prende vita.
Appunti da Prendila come una critica
Ma siamo sicuri che se T. S. Eliot non avesse lasciato dei saggi in cui racconta la sua poetica le sue poesie ci sarebbero piaciute lo stesso? Il rapporto tra lo scrivere e l’analizzare la scrittura. Intenzione e interpretazione, arte e tradizione artistica. Che cosa stiamo criticando, davvero?
Galassia immaginaria
Martedì sera c’è stato il secondo incontro di Galassia Immaginaria. La conversazione è stata pienissima, ed è continuata nel nostro gruppo mail. Ci è venuta voglia di leggere tutti i libri di Lawrence Osborne e di andare a Hong Kong, ma per il momento ci accontentiamo di scegliere la nuova coppia.
Le coppie di marzo sono:
Carisma
Ultramarino di Mariette Navarro, trad. C. Diez, La Nuova Frontiera + The Regime miniserie di Stephen Frears e Jessica Hobbs su Sky/Now
Scomparsa
Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, Sellerio + Saint X serie di Leila Gerstein su Disney+
Famiglia
La famiglia di Sara Mesa, trad. E. Tramontin, La Nuova Frontiera + Una famiglia quasi normale di Per Hanefjord su Netflix
Prossimo incontro: martedì 26 marzo alle 19:00
Per saperne di più: trovi tutto qui.
Se hai voglia di partecipare sei sempre in tempo, scrivici a ilibrideglialtri@gmail.com!
La settimana editoriale
È morto Ernesto Assante, giornalista musicale, critico e conduttore radiofonico.
Da dove vengono le lingue inventate dei romanzi, film e serie tv.
“Caro Bazzi, la solitudine non è irreparabile”: Tiziano Scarpa e le riviste letterarie come luoghi di comunità e battaglia, in risposta all’articolo in cui Jonathan Bazzi scriveva: “Il sistema in cui siamo incita al personal branding, ognuno è una piccola ditta di carisma, opinioni o virtù. Nessuno vuole più rischiare, tutti sono terrorizzati dal dire o fare qualcosa di disturbante, dal perdere il sostegno della “community”. Ma senza rischio l’arte muore.”
In definitiva, guai grossi per chi legge e per chi scrive, dice Loredana Lipperini.
Nonostante ciò, editori che si raccontano:
Luca Sofri sul nuovo progetto targato Post e Iperborea: AltreCose.
Marco Cassini, editore SUR, per i suoi 30 anni di carriera.
Eugenia Dubini, editora NN.
Angelo Biasella, editore Neo.
Corrado Melluso, a un anno dalla nascita della sua Timeo.
È uscito Dune 2, il secondo capitolo della saga di Herbert filmata da Denis Villeneuve.
“Mare fuori, Prisma e Tutto chiede salvezza sono tre contenuti seriali che raccontano con molta originalità il passaggio dei giovani protagonisti alla vita adulta.” Tre serie italiane nel pezzo di Salvatore Ditaranto su Link Idee per la TV.
In uscita anche il nuovo capitolo del remake di Final Fantasy VII, “un videogioco che parla di ecoterrorismo, di ambientalismo e di una critica al capitalismo più sfrenato”. Ne scrive Diego De Angeliis su L’Indiscreto.
Fumetti (bellissimi!) da leggere ed esplorare come mappe. La rubrica Margini su Fumettologica.
Su Lucy sulla cultura, un fumetto di Enrico Pinto con una bambina che ama i mostri.
Chi è Harold Cohen, il pioniere della AI Art in mostra al Whitney a New York.
L’americanata di Chiara
“Scrivevo ai margini, scrivevo per sopravvivere. Ho scritto il mio primo libro in questo modo. Mi ha salvato la vita. Non è bastato. Desideravo avere del tempo ininterrotto con me stessa. Volevo vivere l'esperienza di essere una scrittrice che metteva la scrittura al centro della sua giornata, al centro della sua vita.”
Da Lit Hub, “Finding a Writing Life of One’s Own”, di Seema Reza, trad. Chiara M. Coscia
https://lithub.com/finding-a-writing-life-of-ones-own/
Appuntamenti
Ve l’abbiamo già detto la scorsa settimana ma vi ricordiamo che l’8 marzo a Milano c’è Bookpride.
Dal 17 al 20 marzo ad Albano Terme (PD) c’è Tribùk, incontro tra editori e librai.
Il 16 e 17 marzo a Bologna c’è Giallo Festival.
Sondaggiamoci!
Formalisti, i fantasmi delle newsletter passate.
Ci vediamo sabato 9 marzo.
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