Libri che potevano essere longform
Come si riconosce un buon saggio, Premi Pulitzer, la settimana del Salone del Libro, Galassia Immaginaria, la nostra rassegna settimanale, americanate. Ma voi leggete non-fiction?
A partire dallāuniversitĆ in poi ho allargato le mie letture al panorama ampio di tutto ciò che ĆØ considerato non-fiction. Dal saggio puramente accademico al memoir, passando per ogni variazione possa esserci in mezzo, più o meno argomentativa/descrittiva, più o meno narrativa/personale, ho pian piano assunto la saggistica a mia droga sintetica dāelezione, stimolante intellettuale senza controindicazioni nĆ© pericoli in agguato. Fatta eccezione per il pericolo, sempre più evidente man mano che si allena la lettura, di ritrovarmi, talvolta, annoiata a morte.
Complice anche la mia contemporanea specializzazione sulle serie tv sia come territorio di ricerca che come fonte di storie e immaginari volti a sedare la mia sete di narrativa, nei miei anni da giovane adulta ho cominciato a dedicare sempre più tempo di lettura a saggi di tutti i tipi: critici, storici, letterari, culturali, di divulgazione scientifica (talvolta non afferrando granché).
I migliori testi, a meno che non si stia facendo una ricerca specifica ā e quindi i parametri di valutazione diventano altriā, sono quelli che risultano trasparenti e nello stesso tempo appassionanti come un lungo racconto, efficaci nellāuso delle immagini e in grado di conferire un senso di atmosfera, coinvolgenti e pure commoventi, talvolta, nei rimandi personali dellāautore. Joan Didion, ma anche David Foster Wallace, Jonathan Gottshall, Jessica Bruder, Mark Fisher, Roxanne Gay, cosƬ come Francesco Costa sono riusciti nellāintento di raccontare storie vere, descrivere stati di cose, analizzare situazioni senza venire meno allāintento di appassionare il lettore. Tutti scrittori diversissimi, e ad accomunarli non ĆØ tanto la vocazione letteraria o la creativitĆ , quanto una capacitĆ molto precisa: dare struttura e focus al testo.
Qualche settimana fa, nel gruppo Whatsapp di ILDA si parlava di saggi deludenti, libri che partono da una bella idea, unāintuizione interessante o uno spunto di approfondimento denso, saggi che magari arrivano in traduzione dopo essere stati un successo in patria, carichi di aspettative da parte del lettore, e che però poi si fermano a unāidea di libro, o peggio, a una condensazione di opinioni personali mono-tono che non entrano nel merito di unāonesta argomentazione intellettuale.
āNon capiscono che nel passare dalla forma longform al libro occorrerebbe fare qualche passaggio in mezzo. Tipo scrivere un libro.ā Scrive a un certo punto Francesca.
Ć una battuta estemporanea eppure racchiude una veritĆ essenziale: non basta una buona idea o un pensiero per scrivere un lavoro di non-fiction che si dilunghi per diverse cinquantine (o centinaia) di pagine. Esistono delle regole formali da rispettare, che talvolta sembrano passare in secondo piano rispetto alla bellezza della scrittura o allāattualitĆ del tema trattato. Ć importante che un testo abbia delle transizioni chiare, una composizione precisa, uno sviluppo. Si tratta di una raccolta tematica di saggi diversi sullo stesso argomento? Si tratta di un lavoro organico in capitoli con unāidea di riferimento da investigare? Si tratta di unāopera che parte dal personale per esporre un tema, una questione? In ognuno di questi casi esiste una necessitĆ comune: una qualche forma di evoluzione. Quando leggo un saggio non voglio continuare a leggere in ogni capitolo la stessa cosa che ho letto nellāintroduzione. Se ĆØ un reportage voglio una storia, se ĆØ un saggio tematico voglio domande che si aprono, e che aprono a risposte multiple, se ĆØ unāanalisi critica voglio che sia tentacolare, ricca di digressioni e approfondimenti, non una tesi riassumibile in un abstract.
Sia che si tratti di un saggio narrativo o argomentativo, mantenere un equilibrio tra narrazione, argomentazione e soprattutto evoluzione del pensiero ĆØ fondamentale per produrre un testo coinvolgente, convincente e di valore duraturo.
Altrimenti basta anche un longform. Io li adoro i longform!
Chiara M. Coscia
Colonna sonora
Kendrick Lamar ha vinto il Pulitzer nel 2018 con lāalbum da cui ĆØ tratto questo pezzo.
Notiziona della settimana
A proposito di Pulitzer, questa settimana sono stati assegnati i Premi Pulitzer 2024. Il premio Pulitzer fu istituito nel 1917 in memoria del giornalista Joseph Pulitzer e lāassegnazione dei premi ĆØ a cura della Columbia University di New York. Ć soprattutto un premio di giornalismo con diverse categorie premiate, ma riguarda anche letteratura, musica, saggistica e teatro. In questāarticolo de IlPost trovate una sintesi dei premi giornalistici assegnati, qui tutti gli altri.
Lista di non-fiction da Pulitzer da recuperare (premiati e non)
Il demone di mezzogiorno, di Andrew Solomon, trad. A. Tissoni, Oscar Mondadori
Armi, acciaio e malattie, di Jared Diamond, trad. L.Civalleri, Einaudi
La sesta estinzione. Una storia innaturale, di Elizabeth Kolbert, trad.C. Peddis, Neri Pozza
Tra me e il mondo, di Ta-Nehisi Coates, trad. C. Stangalino, Codice edizioni
Oppenheimer. Trionfo e caduta dellāinventore della bomba atomica, di Kai Bird e Martin J. Sherwin, trad. A. Vinassa de Regny, Garzanti
Lāinvincibile estate di Liliana, di Cristina Rivera Garza, trad. G. Zavagna, Sur
Un giorno nella vita di Abed Salama. Anatomia di una tragedia a Gerusalemme, di Nathan Thrall, trad. C. Pastore
Succede a ILDA
E tuttavia in qualche momento abbiamo pensato che, se non avessimo avuto una vita immaginaria, non avremmo forse trovato le strade della vita creativa, o non ci sarebbe venuto in testa di cercarle. Nella vita immaginaria, non abbiamo imparato per nulla giusti modi di condurci nella vita reale, ma vi abbiamo trovato sparsi alcuni strumenti utili alla vita creativa, una attenzione di una qualitĆ speciale, una maniera insieme imperiosa e devota di muovere dentro di noi i fatti reali.
Natalia Ginzburg, Vita immaginaria
Ć quella settimana dellāanno: la settimana della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, sotto la direzione di Annalena Benini, che sarĆ visitabile fino al 13 maggio al Lingotto Fiere. Il tema dellāanno ĆØ Vita Immaginaria. Qui trovate tutte le informazioni di cui avete bisogno per partecipare.
Francesca e Luca ci saranno, quindi potreste incontrarli. Nel caso non siate timidÉ e avvicinatevi a salutare!
Postilla, pubblicitĆ !
Hai presente la posta del cuore?
Postilla ĆØ la posta del cuore per autori inediti. TratterĆ di scrittura piuttosto che dāamore, ma per il resto la formula ĆØ la stessa: scrivi a Francesca de Lena e lei ti risponderĆ . Per partecipare leggi qui.
Galassia immaginaria
Parola chiave: Trauma
Libro: Triste tigreĀ di Neige Sinno, Neri Pozza (trad. L. Cisbani)
Serie TV: Baby Reindeer, serie Netflix di Richard Gadd
Incontro: lunedƬ 27 maggio, alle ore 19:00
Siamo alla prima settimana di maggio e la serie scelta per Galassia Immaginaria di questo mese sembra essere diventata argomento caldissimo, per tutte le ragioni peggiori possibili. Intanto, Richard Gadd ha pronta una nuova serie per BBC, e qui potete trovare unāintervista a Neige Sinno.
Per saperne di più: trovi tutto qui.
Se hai voglia di partecipare sei sempre in tempo, scrivici a ilibrideglialtri@gmail.com!
La settimana editoriale
PerchĆ© lāitaliano dei vecchi programmi televisivi ci sembra strano?
āPer alcuni autori, sfidare i limiti di ciò che può essere rappresentato in un fumetto sembra facile, ma lo diventa meno quando si trovano impigliati nelle maglie della societĆ che li ospita.ā Lorenzo Di Giuseppe sui limiti del rappresentabile nel fumetto. Su LāIndiscreto.
Sempre a proposito di fumetti, gli appuntamenti imperdibili al Salone secondo Fumettologica.
Quali sono i booktoker italiani da seguire? Ecco una lista secondo IlLibraio.
Il grande ritorno delle commedie romantiche.
Il 9 maggio ĆØ uscito nelle sale il film Il Segreto di Liberato. Unāintervista a Francesco Lettieri su Rivista Studio.
Tutto pronto per il Festival di Cannes 2024, in partenza il 14 maggio. Ecco la guida di GQ ai film da tenere dāocchio.
Torna questāestate VideocittĆ 2024, il Festival della Visione di Roma che indaga i codici più innovativi dellāaudiovisivo e della cultura digitale.
In occasione dello Star Wars Day, la lista realizzata dalla Nasa di esopianeti della Via Lattea con caratteristiche simili ad alcuni dei più celebri della saga. Su Wired.
Ć morto Steve Albini. Se non avete idea di chi fosse, qui un bel ritratto di Alessandro Mannucci su Rolling Stones.
Domenica ĆØ la festa della mamma. Per lāoccasione qui trovate 70 ebook in offerta.
Lāamericanata di Chiara
āNon scelgo cosa scrivere; vengo scelto. E scrivere non ĆØ qualcosa che desidero particolarmente fare o attendo con ansia. Non ĆØ un hobby, ma un meccanismo di gestione del caos emotivo del nostro mondo che ĆØ difficile per me maneggiare senza raccontare storie.ā
Da Lit Hub, āHow the Beloved Memory of Dead Pets Can Help Guide the Writing Processā, di Simon Van Booy, trad. Chiara M. Coscia
https://lithub.com/how-the-beloved-memory-of-dead-pets-can-help-guide-the-writing-process/
Appuntamenti
Lo sapete ma ve lo diciamo di nuovo: fino a lunedƬ cāĆØ il Salone del Libro a Torino.
Se siete a Milano invece questo weekend cāĆØ la prima edizione del festival A Brera Ć Primavera.
Fino al 19 maggio cāĆØ il Vicenza Jazz.
Dal 17 al 19 maggio a Modena cāĆØ il Festival del Gioco - Play.
Sondaggiamoci!
Ci vediamo sabato 18 maggio.
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