Leggere vuol dire rileggere
La lettura secondo Nabokov, primi appunti da Apnea, kriptonite e fantascienza, consigli di lettura, visione, ascolto e newsletter, rassegna stampa. Rileggete anche voi?
“Come saremmo saggi se conoscessimo a perfezione soltanto cinque o sei libri” scriveva Flaubert, e forse esagerava un po’ come spesso i grandi esagerano con queste loro massime estreme (“la prima stesura di qualsiasi cosa è merda”, diceva quell’altro) e però: quanto del nostro tempo di lettori dedichiamo alla ri-lettura?
[...]strano a dirsi, non si legge un libro: un libro lo si può solo rileggere. Un buon lettore, un grande lettore, un lettore attivo e creativo è un rilettore, e vi spiego perché: quando leggiamo un libro per la prima volta, l’operazione stessa di muovere faticosamente gli occhi da sinistra a destra, una riga dopo l’altra, una pagina dopo l’altra, questo complesso lavorio fisico sul libro, il processo stesso di apprendere, in termini di tempo e spazio, di cosa esso tratti, è un ostacolo tra noi e il godimento artistico.
Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura, traduzione di Franca Pece, Adelphi
Alle volte rileggiamo i classici (anche quando non si sono mai letti prima, i classici sono quella cosa che dichiariamo sempre di star ri-leggendo), ma io dico che si dovrebbero rileggere molto di più proprio i contemporanei. Soprattutto dovrebbe farlo chi ha l’ambizione di scrivere o chi vuol fare della lettura un mestiere. E però non è solo una questione di apprendimento e cioè di carpire e comprendere la costruzione di una storia, i suoi meccanismi, il suo suono. È anche, come dice Nabokov, un accrescimento del godimento artistico. I libri che più ho riletto non sono quelli che volevo “capire” per lavoro, ma quelli che ho amato, profondamente amato: Revolutionary Road, Caro Michele, i racconti di Charles D’Ambrosio e Alice Munro, i romanzi di Brunella Gasperini e Magda Szabò. La prima volta verso i vent’anni e l’ultima volta ancora ieri.
Francesca de Lena
Colonna sonora
Se ti va, leggi la newsletter ascoltando questa canzone di Bob Dylan, perché è di quelle che non ci si stanca mai di riascoltare.
Succede a ILDA
Appunti dalla prima lezione di APNEA
prima il testo poi l’autore
non tutti sanno leggere
libri brutti, pregiudizi, penne colorate, molte domande poche risposte, contro i cliché, santa tradizione, sedie scomode, generi poco conosciuti, bibliografie
la famosa tecnica, il meno famoso talento: allenare, annusare
il “ti piace” da non chiedere mai più
cosa c’è nelle prime 30 pagine?
Philip Roth e l’utilizzo della coscienza: come oggetto, come metodo e come parola
Eccoci, prese e comprese:
Ipotesi di Romanzo
Hai una storia in testa e pensi sarebbe perfetta per un romanzo, ma ogni volta che provi a scriverlo ci si mettono di mezzo la maledetta trama, i personaggi da far progredire, o la fatica di una fantasia che non si lascia domare?
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Le bibliotecomanie di Beatrice
A volte Rosaria guardava suo figlio, quando era insieme agli altri bambini. Lo amava così tanto che pensava le potesse scoppiare il cuore, e si odiava perché vedeva con dispiacere quanto fosse diverso dagli altri: meno bello, meno sicuro, più fragile. Le sembrava che non riuscisse a fare niente con naturalezza, nemmeno correre dietro a un pallone o giocare a nascondino. Pure nel gioco del silenzio, invece di essere fatto di energia compressa come gli altri, le appariva malinconico e triste, abbandonato.
Da La kriptonite nella borsa, di Ivan Cotroneo (Bompiani, 2011) è stato anche tratto un film omonimo delizioso, diretto dallo stesso autore.
Lista di letture, visioni e ascolti
consigli di Chiara
The Fall of the House of Usher, su Netflix. Miniserie di Mike Flanagan, stavolta ispirata all’opera di Edgar Allan Poe. Come sempre l’autore fa un ottimo lavoro di mescolanza dei riferimenti ai racconti e alle atmosfere del grande scrittore americano. Fa venire voglia di rileggere i Racconti del terrore.
From, su Paramount, serie tv horror ambientata in una cittadina misteriosa da cui, una volta arrivati, è impossibile andarsene. Tra influenza kinghiana e atmosfere che ricordano molto Twin Peaks e Lost, e anche un po’ The Walking Dead. Se vi piace il genere è la serie che fa per voi.
Le otto montagne, film di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che mi ha fatto venire voglia di leggere il libro di Paolo Cognetti, perché spero di trovarci un migliore equilibrio tra la storia del padre e quella del protagonista.
consigli di Beatrice
Trilogia della città di K di Ágota Kristóf, traduzione di Armando Marchi, Virginia Ripa di Meana e Giovanni Bogoglio, letto da Matteo Ali. Se già la trilogia di Kristof è un libro durissimo ed estremamente poetico, la sua forza dirompente si amplifica attraverso una lettura vivida. Le voci dei personaggi, prima gemelli poi separati, rimangono nell’orecchio di chi ascolta anche giorni dopo la fine dell’ascolto.
Come diventare leader di una setta, su Netflix. Il titolo di questa serie potrebbe sembrare offensivo, e in effetti lo è, visto che centinaia di persone nelle sette religiose ci sono morte, o ne sono uscite traumatizzate. I sei episodi ripercorrono ironicamente le vite di leader più o meno famosi (Charles Manson, Jim Jones, Marshall Applewhite e molti altri) da cui il narratore trae spunto per definire il profilo del leader carismatico ideale
Yoga di Emmanuel Carrère, traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala. Pur riconoscendo l’ineccepibile maestria di Carrère nel parlare di sé con uno sguardo rivolto al mondo, e viceversa, ho trovato questo romanzo a tratti ridondante, ripetitivo. In ogni caso è riuscito a farmi piacere persino la meditazione e lo yoga, discipline dalle quali di solito rifuggo.
consigli di Francesca
Lamento di Portnoy, Philip Roth, traduzione di Roberto Sonaglia. Non l’ho (ri)letto ma ascoltato nell’interpretazione gigantesca di Luca Marinelli, che mi ha fatto apprezzare come mai prima la logorrea di Roth, la valanga di parole nervose, eccessive, velenose e rivelatrici. Sono morta dalle risate.
La lettura nella vita, Marielle Macé, traduzione di Marina Cavarretta. Potrei aver già consigliato questo libro perché lo riprendo in mano ogni volta che comincio una nuova apnea e devo “convincere” le allieve editor dell’atto creativo che stanno compiendo, perché per leggere ci vuole certamente tecnica ma anche talento.
Nessuno ti salverà, di Brian Duffield, horror di fantascienza su Disney+ completamente privo di dialoghi, fatto solo di ottimi suoni. Questa particolarità mi ha spinta a vederlo ma non ne sono uscita soddisfatta e non ho neanche capito cosa volesse dire il finale. Però resta un esperimento interessante, se come a me vi piacciono gli esperimenti. L’attrice è bravissima.
consigli di Luca
La volontà del male di Dan Chaon, traduzione di Silvia Castoldi, NN Editore. Romanzo davvero bello, non solo in quanto “noir psicologico” ma come dimostrazione della possibilità di fare un “thriller mozzafiato” senza partire a cento all’ora e senza disseminare cliffhanger come se fossero patate. Chaon aggiunge al tutto anche una buona componente “investigativa”. In quale scaffale l’avranno messo i librai? Non lo so, non me lo ricordo, forse dovremmo interessarci di meno di scaffalature e più di storie.
Denti di Domenico Starnone, L’amore mio non può di Lia Levi e Revolutionary Road di Richard Yates (trad. Adriana dell'Orto): 3 riletture per decidere quale usare durante il corso di scrittura Ipotesi di Romanzo, che partirà a breve. L’obiettivo è: un solo romanzo e un solo racconto per tutti gli esempi del caso, in modo che i partecipanti possano studiarli e non semplicemente leggerli.
I, Pastafari: A Flying Spaghetti Monster Story su PrimeVideo. Mio figlio, pur di infastidire la maestra di religione, è diventato pastafariano. Con lui ho visto questo documentario che mostra la lotta, anche processuale, che alcuni membri di questa geniale e satirica religione hanno intrapreso per vedersi riconosciuti dallo Stato gli stessi diritti delle canoniche credenze religiose.
consigli di Primavera
The Diary of a CEO, podcast di Steven Bartlett. Fra coach motivazionali e startupper che parlano fin troppo di soldi in fin troppi podcast dedicati al successo, capita di imbattersi in personaggi come Tara Swart, una neuroscienziata che racconta con parole comprensibili agli umani i punti in cui spiritualità e scienza s’incontrano per davvero.
Hanno clonato Tyrone, film di Juel Taylor. Satira che mette davvero a disagio e fa davvero molto ridere sull’America e il suo razzismo sistemico. Un po’ fantascienza, un po’ weird, un po’ thriller, con una bellissima estetica retrò, tanti bei tropes, tanti pensieri fastidiosi che restano in testa dopo la visione.
Irresistible, film di Jon Stewart. Un’altra satira sull’America di oggi. Si prendono di mira i liberali, la cultura woke e la crisi (d'identità) politica che oggi sembra essere a un punto cruciale negli USA, ma ci si sente a disagio anche da qui. Steve Carell è sempre perfetto.
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La settimana editoriale
“Chiedersi se un romanzo ci stia dicendo la verità è inutile [...] la sostanza del libro, quello che lo rende o meno interessante, starà sempre e comunque altrove.” Enrico Monacelli racconta Le schegge, memoir da poco uscito e già molto chiacchierato di Bret Easton Ellis, a partire dal rapporto tra verità e finzione.
Su LaRepubblica, Anna Lombardi intervista Emma Cline, di cui è appena uscito in italia l’ultimo romanzo: L’ospite.
Giulia Abbate, ospite di Lipperatura, scrive dell’affermarsi della distopia come narrazione al di là delle mode passeggere.
Tutti i manoscritti di Giacomo Leopardi, ma proprio tutti, sono online.
Un estratto dal nuovo libro di racconti di Joyce Carol Oates, tradotto da Lucia Fochi e Isabella Zani.
“La soap opera è la personificazione dell’atto stesso di narrare, la nostra moderna Sherazade”: Stefania Carini mostra tutto il bello di Beautiful.
A vent’anni dall’uscita, un’analisi del film Caterina va in città di Paolo Virzì. Alice Valeria Oliveri su Esquire.
L’anteprima de Il ragazzo e l’airone, di Hayao Miyazaki, ha commosso ed emozionato la sala alla Festa del Cinema di Roma. Ne scrive Filippo Molossi su Rolling Stones.
Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione "Educare alla lettura" del Salone del Libro di Torino. Per docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado.
Tutto quello che c’è da sapere del Lucca Comics and Games 2023.
E qui tutte le novità e il programma di Bookcity Milano 2023.
L’americanata di Chiara
“Ancora non mi spiego la potenza dell’eccitazione che ho provato la prima volta che ho letto un racconto di J.G. Ballard. [...] Il suo lavoro tra la metà degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta aveva quella combinazione perfetta e primordiale di linguaggio, immagini e idee: la cosa migliore della fantascienza. Per me deve essere questo. Non importa cos’altro fa il tuo lavoro: deve generare quel brivido. La fantascienza commerciale ha coniato ogni sorta di frase per descriverlo. "Un senso di meraviglia" è il più comune. Ma non sono sicuro che sia solo così: io voglio qualcosa che sia selvaggio, come una corsa in moto.”
Da Granta, “In Conversation: Olivia Laing & M. John Harrison ‘Our imaginations are in service to the wrong ends.’”, trad. di Chiara M. Coscia
https://granta.com/olivia-laing-m-john-harrison/
Appuntamenti e opportunità
Alcune opportunità nel mondo dell’editoria e dell’arte.
Dal 1° al 5 novembre torna il Lucca Comics and Games.
A Padova, dal 3 al 4 novembre, c’è il festival di poesia Vive Voci.
Sempre dal 3 al 5 novembre, a Chiari (Brescia) la fiera della Microeditoria.
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Ci vediamo sabato 4 novembre.
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