I libri son desideri
La cura per i libri degli altri, il cinema europeo, i dietro le quinte dei nostri corsi, americanata, rassegna stampa, ciao febbraio. Da cosa dipende la buona riuscita di un libro?
Lo scorso sabato ho avuto un attacco d'ansia. Andavo al mare con i miei figli, cromaticamente divisi in paillettes arcobaleno e total black, il sole era caldo, la sabbia pulita come solo d'inverno, il baretto suonava canzoni d'autore italiane – De Gregori, Concato, Consoli; e stavo bene.
Avevo però vissuto l'ultima settimana con una certa pressione, non fortissima ma costante, e per qualcosa che non capita sempre come il troppo lavoro, i risultati difficili da raggiungere e dimostrare, la mancanza di sonno, ma per delle coincidenze temporali particolari e rare insieme.
Un mio autore in uscita non era contento della copertina scelta dall'editore, un altro autore era invece molto felice per una prospettiva che però a me pareva fasulla, un altro smaniava per la nuova pubblicazione dopo essersi impegnato per tanto tempo sulla costruzione di un romanzo lungo e stratificato, di una si aspettava di sapere la partecipazione al Salone, di un’altra si attendeva la firma di un contratto meraviglioso, e chi cercava un ufficio stampa che la seguisse e chi stentava a scrivere fine all’ambizioso terzo romanzo con cui fare il salto di qualità nella grande editoria.
Momenti ordinari se sei agente letteraria, ma ammonticchiati tutti in un unico spazio-tempo, e tesi quasi fino a strapparsi verso un banale venerdì trasformatosi in climax, come una macchina tirata all’eccesso che va fuori giri. Una specie di settimana del desiderio, ma sappiamo tutti bene che i desideri non sempre si realizzano, che c’è a chi sì e a chi no, che scrivere non è come pubblicare, che pubblicare non è come piacere alla critica, che piacere alla critica non è come vendere il libro ai lettori, che vendere il libro ai lettori non è come vincere premi.
E per un po’ mi è mancata l’aria, come se il mio sabato luminoso e ben organizzato potesse sciogliersi o perfino marcire sotto il peso dei desideri non esauditi, delle ambizioni non raggiunte, delle gratificazioni mancate. E se una copertina sbagliata facesse davvero la differenza tra una buona e una cattiva uscita? E se non partecipare al Salone fosse davvero una macchia non cancellabile? E se il contratto promesso e negoziato non arrivasse mai alla vera firma?
Non salvo vite e nemmeno costruisco piani di pace, lo so e me lo dico sempre, niente di capitale dipende da me, nulla posso fare perché gli altri siano felici (e perché quella felicità duri, che è la parte più difficile) se non lavorare con impegno e passione. Eppure ci sono delle volte, alcune un po’ più rumorose delle altre, in cui custodire i libri degli altri – e i libri sono miraggi di sopravvivenza, stanchezze, solitudini, conflitti, equilibri, vite intere – è un atto di cura che non sono sicura di saper compiere, come non so se sbaglio a portare i bambini al mare con il vento di febbraio: e se tutti dovessero star male, poi, e la responsabilità fosse mia?
Francesca de Lena
Colonna sonora
Ci sono sicuramente diverse canzoni di Lana Del Rey adatte a questa newsletter. Noi scegliamo questa.
A te che di quello che succede prima che una storia esca – attacchi d’ansia compresi – importa poco o niente, mentre molto t’importa di quello che succede sotto una buona storia (cosa c’è lì sotto?) è dedicato il nostro Camera di smontaggio!
Camera di Smontaggio è un allenamento critico e creativo per lettori e visionari, pensato per chi ha una forte passione per le storie e desidera acuire il proprio sguardo usando come attrezzi l’unica cosa che veramente conta: i testi da leggere, le scene da osservare.
Con la guida di Francesca de Lena e Chiara M. Coscia leggeremo brani di testi esemplari e guarderemo scene tratte dalle serie tv più interessanti da discutere. Lezioni densissime e nessun impegno tra un incontro e l’altro, scopri il programma!
Per venire incontro alle tante richieste simili il calendario è cambiato: da aprile a maggio ogni settimana!
E per gli iscritti a ILDA c'è lo sconto del ❤️!
Scrivici! 👉 ilibrideglialtri@gmail.com
Dietro le quinte
Appunti da Apnea
Abbiamo incontrato una vecchia amica di Apnea, l'autrice dello scorso anno Anita Pulvirenti. L'abbiamo ritrovata con il romanzo a cui lavorò la classe della scorsa edizione sempre più a punto e con altri due progetti molto diversi tra loro ma ugualmente interessanti e pieni di potenzialità.
Ragionare con gli scrittori attorno alla loro scrittura è gran parte del mestiere del fare editing, è il vero banco di prova del talento da editor (che pure esiste e che deve essere riconosciuto e alimentato) ed è un'esperienza che in Apnea si fa in molteplici occasioni, con autori più o meno esperti.
Appunti da Ipotesi di romanzo
Tempo di imparare a raccontare la propria idea di storia. L'obiettivo è riuscirci con una sola frase. Esercizio difficilissimo non solo perché spazza via la gran parte delle cose importanti che fanno la sostanza di un romanzo ma perché costringe ad accorgersi di tutte le disfunzioni e le contraddizioni che il nostro progetto ancora deve risolvere. E però poche cose sono necessarie quanto questo esercizio di costrizione.
Appunti da Prendila come una critica
Questa settimana i corsisti si sono allenati a scrivere e analizzare i propri pezzi critici mentre l'insegnante ha pubblicato il suo nuovo libro di racconti che attendevamo con gioia e pieni di curiosità: Iniziazioni. Racconti di sette età, elliot edizioni. E ora tutti a criticarlo con gli strumenti che ci ha fornito lui! :)
Notiziona della settimana
Domani si chiude il Festival di Berlino 2024, Martin Scorsese ha ricevuto un meritato Orso d’Oro alla carriera mentre la Berlinale Kamera va a Edgar Reitz, regista della storica serie di culto Heimat. Questa settimana sono stati anche assegnati i BAFTA, i più importanti premi britannici per il cinema, dove i film più premiati sono stati Oppenheimer, Povere creature! e La zona di interesse, e stasera, quando avremo già programmato e chiuso questa newsletter, saranno assegnati i César in Francia. Una settimana ricca per il cinema in Europa.
Lista dei film vincitori e non dei premi europei, da recuperare
Anatomia di una caduta di Justine Triet
The Animal Kingdom di Thomas Cailley
Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese
20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov
The Holdovers di Alexander Payne
Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
Galassia immaginaria
La settimana prossima ci sarà il nostro incontro di febbraio di Galassia Immaginaria.
Parola chiave: Distanza
Libro: Java Road di Lawrence Osborne, trad. M. Gini, Adelphi
Serie tv: Expats di Lulu Wang, su Primevideo
Incontro: martedì 27 febbraio, alle ore 19:00
Per saperne di più: trovi tutto qui.
Magari stavolta non hai fatto in tempo, ma abbiamo altre tre coppie in arrivo per il mese di marzo, se hai voglia di partecipare scrivici a ilibrideglialtri@gmail.com e ti diremo come fare!
consigli di Chiara
Gli episodi di Altre indagini di Stefano Nazzi, sul terremoto dell’Irpinia (per chi si abbona a IlPost). Vale sempre la pena ascoltare il lavoro accurato di Nazzi, ma in questo caso la mia scelta è stata dettata da un legame personale con la vicenda (i miei genitori si sono conosciuti in un campo, di quel terremoto io sono figlia). Ho riascoltato attraverso il suo podcast le storie che mio padre mi ha sempre raccontato, quelle commoventi e strazianti, quelle terribili e vergognose. Ma nonostante sapessi già tutto (o quasi), l’audio radiofonico di quei 90 secondi mi ha pietrificata.
Baumgartner di Paul Auster, letto da Alberto Molinari. La scrittura cristallina e limpidissima di Auster, nell’ottima traduzione di Cristiana Mennella, funziona magnificamente in versione audiolibro. L’intreccio dei racconti del protagonista e della moglie morta danno un quadro delicatissimo di un matrimonio felice, riuscito, e fanno da introduzione a un racconto più profondo, quasi testamentario, del grandissimo autore americano.
Private Life, film di Tamara Jenkins su Netflix. Una coppia (lui regista - lei sceneggiatrice) oramai oltre i 40 anni alle prese con problemi di fertilità. Molto delicata la narrazione della vicenda familiare, delle emozioni forti e dello scontro con i giudizi e le opinioni altrui. Un film tenero, malinconico, a tratti buffo, con Paul Giamatti e Kathryn Hahn che si confermano due attori strepitosi.
consigli di Giulia
Ducks, di Kate Beaton, trad. M. Foschini, Bao Publishing. Un graphic novel come non mi sarei aspettata: Kate Beaton racconta la propria esperienza di due anni come lavoratrice nei giacimenti petroliferi in Alberta, in un ambiente maschile, maschilista e misogino, da cui esce un memoir così toccante, sincero e diretto che pare un miracolo.
American Psycho, di Bret Easton Ellis, trad. G. Culicchia, Einaudi. Letto perché non volevo buttarmi subito su Le Schegge, non saprei nemmeno da dove cominciare per dire quanto genio, classe, lucidità e sregolatezza escano da questo libro. Ha solo il difetto che dopo tutto sembra acqua fresca.
ABC delle figure nei libri per ragazzi, di Paola Vassalli, Donzelli. Uno dei libri più magici che mi sia capitato fra le mani di recente, una ricognizione tra gli artisti e i personaggi a cui che hanno dato vita, popolando negli anni l’illustrazione per l’infanzia. Si dovrebbe leggerlo e poi sfogliarlo ogni sera per perdersi nelle immagini.
consigli di Matteo
Dove sono i comici di un tempo - le performance di Luttazzi, del vivaio Dandini, dei libretti Kowalski-Comix-Zelig? Oggi non solo le battute da Seconda Repubblica, ma le battute in sé sembrano cringe: prevale il situazionismo di Valerio Lundini e di Alessandro Gori. La città dei comici muta più in fretta del cuore di un mortale. Lo sapeva bene Alberto Savinio, di cui Nicola Fano, in una deliziosa collanina di Succedeoggi, ha pubblicato di recente un’antologia di articoli sul tema intitolata Il comico ha vita breve. Al centro c’è il teatro, del quale l’autore, a fine anni Trenta, fu critico estroso. In pieno fascismo, Savinio esalta ciò che di effimero e a un tempo di divino c’è nel Varietà: categoria che per lui comprende sia Petrolini, sia lo Shakespeare del Racconto d’inverno e l’ultimo Pirandello.
Anziché produrre un aumento di conoscenza, la tendenza pseudospecialistica delle humanities indebolisce la capacità di farsi un’idea complessiva dei fenomeni nel loro rapporto col contesto. Perciò è utile leggere o rileggere un grande critico americano del Novecento come Edmund Wilson, maestro nelle sintesi e nei ritratti morali. Questa specie di Sainte-Beuve dopo Freud e Marx ci ha raccontato in presa diretta, e con pari intelligenza, sia la letteratura contemporanea sia le vicende ideologiche. Oggi più che mai andrebbe riproposto il suo Stazione Finlandia (1940, trad. A.Tedeschi, BUR Rizzoli): uno stupendo reportage filosofico, come lo definì George Steiner, sulla cultura del socialismo moderno.
Chi segue le trasmissioni di cronaca nera sa che i giornalisti, ormai senza più alcun pudore, letteralmente sequestrano le persone coinvolte nei casi, e le trattano bene o male a seconda della loro inclinazione a rilasciare interviste. Su questa macchina distopica resta insuperata la parabola di Prima pagina, il film del 1974 animato dalla coppia Lemmon-Matthau e diretto da Billy Wilder, che vi ha profuso tutte le risorse di un intellettuale mitteleuropeo trapiantato a Hollywood.
La settimana editoriale
Sabato scorso è morta Patricia Chendi, editor di Sonzogno, marchio Marsilio. Qui un grazie e un saluto di Chiara Valerio.
“Il vero problema è che l’iceberg sotto non c’è, intendo dire che la grandissima parte di quelle opere edite viene ignorata o quasi: pubblichi e ti accorgi che tutto finisce lì, non diventi ricco, non ti chiamano maestro, non vieni intervistato da Fabio Fazio, non entri in cinquina allo Strega… Anzi non succedono neanche cose molto più piccole. Perché il mercato editoriale, o meglio il pubblico dei lettori, in Italia non può sostenere 250 nuovi libri al giorno”. L’editor di Nottetempo Alessandro Gazoia intervistato su Poetarum Silva.
A proposito dello stesso argomento Loredana Lipperini riprende sul suo blog un articolo che aveva scritto un anno fa: “se si continua così, gli scrittori a inseguire il libro che vende tantissimo, gli editori a dover vendere tantissimo quel libro, i librai a dover basare le prenotazioni su quel che si è venduto, mentre noi tutti, lettori e scrittori, continuiamo ad annaspare tra novantamila titoli l’anno, si implode, semplicemente. E anche in tempi brevi.”
E ancora, Giulio Mozzi ne scrive su Facebook.
Personagge letterarie che conosciamo poco o male: Mary Poppins.
La prima classifica di qualità del 2024 della rivista L'indiscreto.
“La domanda che è utile porsi è perché questo tipo di manuali abbia tanto successo.” Christian Raimo sull’adozione pedissequa di certi libri (che probabilmente molti di voi avranno ancora) e sul perché andrebbero invece messi in discussione. Su IlPost.
Bret Easton Ellis diventa regista.
Il terrore e il sublime: John Carpenter, il Lovecraft del cinema. Un articolo di Massimo Triolo su Pangea.
Link, libri e luoghi per affacciarsi al mondo della tipografia.
È uscito un podcast su Andrea Pazienza, a cura di Guido Piccoli, intimo amico del fumettista. Ne parla Lorenzo Camerini su Rivista Studio.
L’americanata di Chiara
“Ma come molti di noi sanno, scrivere non è facile. Ho lavorato con professori che si sono ammalano di fronte a un progetto di scrittura. I loro corpi si irrigidivano. I loro stomaci si agitavano. Disposti a fare di tutto per evitare di sedersi alla scrivania. Alcuni accademici mi hanno rivelato le loro disabilità correlate alla vergogna di non riuscire a produrre scritti privi di errori. Altri mi hanno raccontato storie dell'orrore su consiglieri pronti a criticare aspramente la loro scrittura nelle grandi riunioni di laboratorio. Molti mi dicono che odiano scrivere. Molti altri hanno pagato migliaia di dollari per coach di scrittura, consulenti di produttività, copyeditor e altri servizi costosi. In sintesi: per molti accademici, scrivere non è solo solitario; è anche profondamente stressante, traumatico ed costoso.”
Da LA Review of Books, “The College Writing Center in Times of Crisis”, di Genie N. Giaimo, trad. Chiara M. Coscia
https://lareviewofbooks.org/article/the-college-writing-center-in-times-of-crisis/
Appuntamenti
Ancora oggi e domani a Firenze c'è Testo (e in giro ci trovate un pezzo di Ilda).
L’8 marzo a Milano comincia il Book Pride!
Se invece siete a Bologna, sempre l’8 marzo, c’è la 61° Bologna Children’s Book Fair.
La XIII edizione de La Storia in Piazza si terrà a Genova dal 14 al 17 marzo 2024
con il tema “Libro e libertà”.
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Ansiosi, i fantasmi delle newsletter passate.
Ci vediamo sabato 2 marzo.
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