Le riviste ce l'hanno, il profumo della carta?
L'estate serve per sfogliare, Apnea compie 10 anni e regala nuovi incontri, Premio Strega, polemiche di scrittura, ispirazioni, consigli, sconsigli e altre storie.
Siamo sopraffatti da contenuti e velocità , non ne possiamo più e vogliamo disintossicarci da social e online. Giusto. Vogliamo però anche continuare a leggere e guardare cose che non siano solo a forma di libro, vero? O dite che le etichette dello shampoo possono bastare?
Dopo aver passato anni a sfottere quelli del āprofumo della cartaā eccomi con un problema da risolvere: non ĆØ umanamente possibile leggere solo romanzi e saggi, serve leggere anche cose belle e intelligenti ma meno impegnative. Queste cose meno impegnative le trovo sulle riviste online, le trovo sui social, le trovo soprattutto su substack ma cāĆØ un problema: si leggono davanti a uno schermo e io ho bisogno di sfogliare qualcosa sotto allāombrellone. CON LE MANI. Andare avanti e indietro. Saltare pagine senza senso di colpa. Stropicciare. Guardare estetica e colori senza leggere. Insomma ho bisogno delle riviste.
Alle volte leggo Rivista Studio, alle volte leggo Internazionale (ma avevamo detto meno impegnative), alle volte leggo Ciak (soprattutto nei mesi di gennaio e agosto, quando escono i numeri speciali con tutti i film e le serie tv della stagione cinematografica che verrà ). Leggo spesso CasaFacile e CoseDiCasa perché mi riempiono gli occhi senza sforzo, leggo alcuni articoli dalle varie declinazioni delle Focus e National Geographic che compro per mio figlio. Mi manca qualcosa che parli proprio a me, alla me che si interessa di storie in tutte le loro forme, a cui piacciono i meccanismi che ci sono dietro, che si accende di curiosità più per la progettazione che per il risultato. Puoi aiutarmi?
Ho comprato la rivista semestrale di Lucy sulla Cultura, add editore, e devo dire che ha un design bellissimo, da cui sāintravede tutta lāidea di prendere il meglio di quello a cui i social ci hanno abituati (la scorrevolezza, lāestetica, il cambio layout per ogni articolo come se si scrollasse di bacheca in bacheca, di profilo in profilo) e sfruttarlo per contenuti longform che un tempo sarebbero andati forti online ma che ora non si riescono più a fruire con la giusta attenzione ā mentre su carta sƬ, ancora si può.
Il pezzo più bello che ho letto al suo interno sāintitola La carta dopo il territorio e racconta la storia delle isole Tuvalu che hanno cambiato il proprio storytelling da āisole che stanno affondandoā a āisole che stanno diventando una nazione digitaleā.
Chiamatemi novecentesca, sono in questa fase. Dāaltronde sono cresciuta con i pezzi di Vittorio Zucconi su D di Repubblica, e con Natalia Aspesi. Per una questione anagrafica non con Brunella Gasperini, non con Oriana Fallaci. Mi sarebbe piaciuto. I loro pezzi li ho recuperati poi, racchiusi nei meravigliosi libri che hanno scritto, perchĆ© dallāonline alle riviste ĆØ sempre lƬ che poi si va a finire quando ne vale la pena: nei libri.
Francesca de Lena
[Editor e agente letteraria, se vuoi lavorare con me al tuo romanzo, scrivimi]
Colonna sonora
Una canzone tutta da guardare:
Attenzione che qui ci vuole il titolone:
APNEA COMPIE 10 ANNI! š
Il nostro corso-laboratorio di lettura e editing, il primo in Italia a lavorare su manoscritti inediti da condurre alla pubblicazione, ha raggiunto il numero tondo. E come disse Francesca a suo figlio quando compƬ 10 anni: tesoro mio, adesso ĆØ finita lāinfanzia.
E dunque:
sono aperte le iscrizioni e cāĆØ lo sconto di 100 euro per chi si iscrive entro il 31 luglio
ci sarà una lezione aperta e gratuita mercoledì 24 settembre alle 18:00
cāĆØ un bonus-compleanno: 4 + 1 incontri in più, per partecipare al dietro le quinte dei nuovi romanzi cui stanno lavorando gli ex autori di Apnea: Luca Mercadante, Nicoletta Verna, Beatrice Galluzzi, Armando Festa
Il + 1 sarĆ lāincontro aperto e gratuito con Lavinia Bianca, a pochi giorni dallāuscita in libreria del suo La vita potenziale, lavorato in Apnea e in libreria dal 2 settembre per Feltrinelli Gramma
Le iscrizioni chiudono il 15 ottobre ma per chi si iscrive entro il 31 luglio cāĆØ lo sconto di 100 euro.
Vuoi diventare un professionista della lettura? Immergiti in Apnea, scrivi a ilibrideglialtri@gmail.com
Ispirazioni
āLa lettura ĆØ lāunico spazio davvero inviolabile che possediamo. Io e te possiamo metterci adesso, qui, a leggere le stesse parole, nello stesso momento. Quelle parole avranno su di me un effetto e su di te un altro, e nessuno di noi due avrĆ davero mai modo di accedere allo spazio che la lettura ha creato nellāaltro. Più che di produrre personalitĆ , credo che la lettura, quindi per estensione la letteratura, ci aiuti a definirci come individui.ā
Percival Everett nellāintervista rilasciata a Francesco Gerardi per Rivista Studio
Sulla scrivania di Francesca

Consigli di lettura
Giulia sta leggendo Mariana Enriquez, Le cose che abbiamo perso nel fuoco, Marsilio, trad. Fabio Cremonesi
La quarta di copertina dice realismo macabro, e non saprei come riassumere meglio questi racconti di Enriquez: familiari, spaccati sociali su cui cerchiamo di chiudere gli occhi; reali, ma abitati da credenze e spiriti; piccoli lumini avvolti dalla notte. Perfetti per unāestate gotica.
Chiara, invece, si rilassa :
DIETRO LE QUINTE DELLāEDITORIA E OLTRE
Forse non ve ne siete accorti, ma: si ĆØ molto parlato della Scuola Holden š„±
Nelle puntate precedenti:
Unāex allieva della Scuola Holden pubblica un post molto critico riguardo al costo, ai metodi e alle prassi che ha vissuto durante gli anni di studio
La Scuola Holden pubblica un reel con oggetto i ventimila euro di retta richiesti ai frequentanti,
video poi cancellato.Le due cose vengono viste come un botta e risposta anche se probabilmente non lo sono, ma questo genera nuovi articoli polemici di chi sostiene le critiche, per esempio Charlotte Matteini nella sua newsletter e di chi le trova strumentali, per esempio Leonardo Caffo su MowMag.
Ma visto che le polemiche durano il tempo delle polemiche e servono solo a far parlare di chi le cavalca, forse lāunica cosa che val la pena leggere a riguardo ĆØ questo articolo di Christian Raimo su Il Tascabile, che ribalta la questione e la smette di chiedersi cosa unāistituzione privata dovrebbe fare per le persone che aspirano a scrivere e a lavorare nellāeditoria e si chiede invece cosa dovrebbe fare e non fa lāuniversitĆ pubblica.
Abbiamo il vincitore del Premio Strega, che era giĆ stato vincitore del Premio Strega Giovani: Andrea Bajani con il suo Lāanniversario, Feltrinelli. GiovedƬ notte la diretta Rai della serata di premiazione si ĆØ chiusa in modo frettoloso e imbarazzante, senza dichiarare e mostrare voti e classifica degli altri scrittori della cinquina (pare che addirittura i voti siano stati ricontati) e senza aggiornare lāiconica (oddio abbiamo scritto iconica) lavagna.
Abbiamo anche i vincitori del Premio Flaiano narrativa: Mario Desiati per gli over con Malbianco, Einaudi, e Nicola H. Cosentino per gli under con CāĆØ molta speranza (ma nessuna per noi), Guanda;
e i vincitori del Premio Mandrarossa, alla sua prima edizione. La vincitrice della sezione narrativa ĆØ stata Titti Marrone con Primmammore, Feltrinelli. Mentre nella sezione giallo ha vinto il nostro Luca Mercadante con La fame del Cigno, Sellerio ā¤ļø.
Stralci

Il genere horror non esisterebbe senza Dante Alighieri, scrive Daniela Guaiti su Wired
Anche Berardinelli ĆØ preso dalla nostalgia per le scritture del ā900, però vabbĆØ a lui capita più spesso.
Su Nazione Indiana Anna Toscano traccia un ritratto della scrittrice Marina Jarre, in occasione del suo centenario.
Lāamericanata di Chiara
ā Mi piace pensare di essere consapevole della direzione che prende la mia scrittura, ma di non riuscire mai a guardarmi indietro, non direttamente. Nell'ultimo anno circa, ho scritto poesie narrative estremamente dettagliate e lucide [...] sono viscerali, concrete e radicate nel presente. Mi chiedo sempre con curiositĆ ed entusiasmo: āCosa c'ĆØ dopo questo? Sono andato da qui a lƬ. Cosa c'ĆØ dopo?ā Questa domanda ha governato non solo la mia musica e la mia scrittura, ma anche la mia vita, le relazioni, il luogo in cui vivo, il lavoro. Ć una cosa sola: sento un verso e inizio a scrivere. Lo faccio ogni giorno.ā
Da Electric Literature āHanif Abdurraqib and Anthony Thomas Lombardi on the Importance of Artistic Communityā, di Hanif Abdurraqib, trad. Chiara M. Coscia
https://electricliterature.com/hanif-abdurraqib-and-anthony-thomas-lombardi-on-the-importance-of-artistic-community/
Se non si ha paura dellāintelligenza artificiale, ci si possono fare cose belle e interessanti, tipo parlare coi libri, scrive Alberto Puliafito su Internazionale.
Su Linkideeperlatv, un bellāarticolo su un vecchio film dello Studio Ghibli, I sospiri del mio cuore, del 1995, di Yoshifumi KondÅ e Hayao Miyazaki, che esplora lāinsicurezza e la solitudine di chi decide di vivere pienamente le proprie ambizioni creative.
Non solo premi letterari, ci sono anche i finalisti alla direzione dei musei italiani.
E mentre in editoria parlavamo delle presentazioni di libri, nel mondo della musica si dibatteva sui biglietti dei concerti venduti a prezzi stracciati, che fanno male alla musica, come scrive Giovanni Ansaldo su Internazionale.
(S)consiglio di visione
Francesca ha visto Sirens di Molly Smith Metzler, Netflix
Un cast stellare buttato alle ortiche, unāatmosfera luxury-weird (per il weird ci hanno messo giusto un paio di falchi che si ammazzano contro una vetrata), una sceneggiatura a metĆ tra il conflitto coniugale di Rebecca, la prima moglie, ma senza trama e colpi di scena, e il conflitto di classe di Maid, prima serie tv della stessa Metzler, ma senza una vera profonditĆ di personaggi. Miracolosamente bravissima Meghann Fahy, in parte Milly Alcock, non pervenuta e forse imbarazzata Julianne Moore. Il patinato se si deve fare si deve fare bene, chissĆ per esempio cosa ne avrebbe fatto Ryan Murphy.
E comunque dicono su il Post che ci stiamo stufando delle serie tv sui ricchi. SarĆ quello.
Galassia si ferma per lāestate, torniamo a settembre cariche di novitĆ , se ti va di partecipare trovi tutto qui. Nella prossima newsletter ti cominceremo a dare qualche indizio, intanto ecco un consiglio di visione di Chiara per lāestate:
Guardate il meno possibile, usate lo spazio e il tempo a disposizione per uscire, passeggiare, dormire, e se proprio avete voglia di guardare qualcosa, lāestate ĆØ il momento perfetto per recuperare vecchie serie. Per esempio, se non lāavete mai vista, potreste vedere Lost, e scoprire perchĆ© questo tizio qua sotto trova posto in tutte le classifiche dei villain più villain di tutti i tempi.
Chi cāĆØ in ILDA e dietro questa newsletter
šFrancesca de Lena, editor e agente letteraria
šChiara M. Coscia, insegnante, esperta di storie per ragazzi
šGiulia Passarini, promotrice libraria
āļøLuca Mercadante, scrittore
Da amante delle isole (e della geografia in generale), io consiglierei la rivista "Mappe" edita dal Touring Club, di cui l'anno scorso avevo preso i primi due numeri: Confini e Isole piccole š.