Chi guida i romanzi?
Due settimane fa mi trovavo in una classe di bambini di dieci anni per parlare di come inventare storie, cosa che non avevo mai fatto prima. Sono una persona che non si adatta facilmente e ho parlato ai bambini con le stesse parole che avrei usato con degli adulti. Il risultato non sono state facce perplesse o mani alzate che mi chiedevano di ripetere, ma domande nuove che gli adulti non mi hanno mai fatto. Grazie a una di queste domande ho riflettuto a lungo sul mio rapporto con la scrittura. La domanda era: chi porta la macchina?
All'inizio non ho capito bene a cosa si riferisse, e ho anche pensato che il ragazzino mi stesse prendendo in giro. Poi mi sono ricordato che all'inizio dell'incontro avevo detto che la creatività non è fatta di emozioni o di ragionamenti o di studio, ma è un insieme di tutto questo. La creatività è come una macchina che ti può portare ovunque, avevo detto, ma ha bisogno di benzina, di ruote, e di qualcuno al volante. Lo studio sono le ruote, avevo detto, ma poi mi ero fermato senza dire chi ci fosse al volante: le emozioni o il ragionamento. E quale dei due era la benzina?
Forse mi ero distratto dietro a un'altra domanda o, più probabilmente, avevo saltato quel passaggio perché non avevo una risposta. Così, una volta interrogato, ho dovuto dire al bambino: non lo so. E poi, quasi per giustificarmi: ognuno è diverso.
Ma ora, dopo giorni che ci penso, voglio rispondere a quella domanda, almeno per quanto riguarda me. Chi metto alla guida della mia macchina della creatività, le emozioni o il ragionamento?
Guardando i miei appunti e il mio metodo di lavoro – tutto diagrammi, paradigmi e mappe mentali – potrei dire che alla guida c’è la mia parte ingegneristica, ma non è così. Credo che alla guida ci voglia qualcuno che sappia immaginare deviazioni, strade secondarie che io non riesco vedere.
La visione dello scrittore come artigiano e non come artista è stata utile negli ultimi quarant'anni per liberarci da concetti, un po’ bohémien un po’ elitari, come l'ispirazione e l'attitudine innata. Ma oggi, che finalmente abbiamo un’idea professionalizzata del mestiere dello scrittore, è importante ricordare che quello che facciamo quando inventiamo storie non è certamente un prodotto in serie di fabbrica, ma neanche un prodotto artigianale dai tipici tratti unici pur sempre molto simile agli altri. Quello che dovremmo fare è un'opera d'arte.
Un'opera d'arte fatta di eventi che capitano a un personaggio e lo costringono a cambiare, raccontati da una voce narrante. Mettiamo alla prova il nostro protagonista costringendolo a fare qualcosa per la quale non è ancora pronto: gli facciamo fare un salto nel vuoto. Lo stesso salto nel vuoto che fa il lettore quando comincia a leggere la storia senza sapere a cosa andrà incontro. Questo tuffo nell'ignoto che protagonista della storia e lettore fanno insieme è alla base dell'empatia, del vivere l’esperienza epifanica per interposta persona – in questo caso interposta-personaggio – che cerchiamo quando fruiamo un'opera d’arte.
E allora: lo scrittore non può pretendere che tutti gli altri (personaggi e lettori) accettino di brancolare nel buio mentre lui se ne sta tranquillo e beato nel conosciuto. Tocca saltare. Di certo monteremo gli pneumatici migliori possibili e riempiremo il serbatoio fino all’orlo dei nostri ragionamenti, ma alla guida dovranno esserci sempre le nostre amate, odiate e spesso proprio-a-noi-sconosciute emozioni.
Scrivere storie è sempre un gesto di coraggio, e il primo che dobbiamo compiere è quello di cominciare il viaggio senza sapere bene dove andremo a finire, non saperlo mai, neanche questa volta, neanche la prossima.
Luca Mercadante
Succede a ILDA
Cerchiamo storie che siano protagoniste della prossima edizione di Apnea corso di lettura e editing (ottobre 2023) e magari, chissà, anche di altro.
Questi, per esempio, sono autori delle scorse edizioni di Apnea.
Come? Con un Pitch!
I pitch sono una chiacchierata di 10 minuti in diretta online con Francesca de Lena. Servono prima di tutto per conoscersi: raccontarle chi sei, che percorso hai fatto fino a questo momento, cosa ritieni importante sappia del tuo romanzo (concluso o in via di conclusione) e del lavoro di progettazione, quali sono le tue ambizioni.
I pitch si terranno mercoledì 12 aprile 2023 dalle 11:30 alle 13:30.
Verrà fatta una selezione per assegnare gli 8 posti disponibili.
Invia la tua proposta entro domenica 9 aprile e sarai ricontattato con l’esito.
Ma prima, leggi tutte le istruzioni qui.
Non vediamo l’ora di leggere il tuo romanzo!
La settimana editoriale
Ieri è stata la Giornata internazionale della visibilità transgender. Vogue consiglia libri, podcast e documentari sull’argomento.
La situazione della critica, della teoria e della didattica della letteratura. Emanuele Zinato su Le parole e le cose.
La figura controversa del sensitivity reader, ovvero “un revisore che legge un romanzo prima che sia pubblicato, non per cercare refusi nei testi, o per verificare le informazioni che contengono, come possono fare redattori e correttori di bozze, ma per accorgersi di eventuali espressioni che potrebbero essere percepite come offensive da alcuni gruppi di persone (la mansione per cui sono più noti) o di dettagli poco verosimili, inaccurati o frutto di stereotipi.” Ludovica Lugli su Il Post.
Intervista allo scrittore Antoine Volodine sulla letteratura post-postapocalittica, il realismo magico e l’umorismo del disastro. Marco De Laurentis su Rivista Studio.
“Come tutte le imprese economiche, il teatro shakespeariano aveva altre priorità, e tra queste compiacere patroni e potenti, fare cassa alternando alle rappresentazioni teatrali combattimenti di orsi e galli, competere con le compagnie rivali e sfruttare i temi più alla moda per inseguire i gusti del pubblico, un po’ come succede oggi con i “filoni” delle serie tv.” Cosa fare di Shakespeare oggi, Cosa fare di Shakespeare oggi, Carmen Gallo su Fata Morgana.
Nasce Altri Sguardi, la collana editoriale Corraini che racconta i musei meno conosciuti attraverso gli sguardi dei grandi fotografi.
Il famoso (e datato?) Viaggio dell’eroe di Christopher Vogler sintetizzato su il Libraio.
Sono stati annunciati i 12 finalisti del Premio Strega e la cinquina finalista del Premio Strega Europeo.
Non c'è Premio Strega senza polemica, quale sarà quella di quest'anno? Mentre noi comuni mortali restiamo in attesa, Guia Soncini si porta avanti con le solite parole dolci per tutti.
Al via la fase finale del Premio Benedetto Croce.
Appuntamenti e opportunità
Ecco 5 bandi aperti per lavorare nell’arte.
Dal 17 al 21 aprile a Iglesias, la Fiera del Libro - Argonautilus.
A Perugia, dal 19 al 23 aprile, l’International Journalism Festival.
Piccola editoria in fiera il 22 e 23 aprile alla Festa del Libro in Versilia.
Guidatori, i fantasmi delle newsletter passate.
ILDA la settimana di Pasqua si riposa, ci rivediamo sabato 15 aprile. Passate belle giornate!
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